Quando la scuola produce cultura ed è al servizio dei ragazzi
aprile 24, 2013 by Nicola Nigro
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UNA SCUOLA CHE SA GUARDARE OLTRE
IST. Professionale di Stato
Daniele Marignoni- Marco Polo
Milano
di Tiziana Mazzaglia
Ore 08,05, del 9 Aprile 2013, suona la campana e scandisce l’inizio di una giornata diversa dalle altre. I ragazzi, senza zaino, esclamano: «Oggi la scuola la facciamo noi». Sì, perché nell’Istituto Professionale di Stato, Daniele Marignoni- Marco Polo, di Milano, c’è in atto l’attività di co-gestione. Alunni, docenti, ex-alunni, ospiti tutti insieme per imparare la vita dalla vita. Una giornata di studio “specchio che percorre le strade” , come direbbe Stendhal. L’ Istituto comprende due sedi, la centrale in via Melzi d’Eril, in pieno centro, tra corso Sempione e l’arco della pace e una piccola sede distaccata, in via Demostene, sita in zona periferica . Il Dirigente scolastico, Prof. Pietro De Luca ci racconta come ha vissuto quest’attività: «L’esperienza della co-gestione del 9 aprile scorso, ha avuto senz’altro una ricaduta positiva all’interno della scuola. E’ stata innanzitutto la prima volta che veniva organizzata con il coinvolgimento attivo di studenti e docenti, ed ha prodotto sicuramente una presa di coscienza da parte dei ragazzi che nella scuola, oltre al lavoro privilegiato della didattica curriculare, può trovare (e trova spazio) lo svolgimento di una didattica allargata a temi sociali, o di approfondimento, che mirano ad arricchire le loro competenze ed a sviluppare in loro l’autonomia e la corresponsabilità. Pur essendo il primo tentativo, come dicevo, la ricaduta è stata estremamente positiva, sia per i temi affrontati, sia per la serietà nella partecipazione. La scuola assolve interamente al proprio compito se attraverso il lavoro istituzionale e le forme di compartecipazione alla costruzione dei saperi, in grado di far comprendere agli studenti il proprio ruolo positivo nel perseguire un sempre maggiore e democratico sviluppo della nostra società. La buona riuscita e la risposta seria e consapevole dei ragazzi è uno stimolo a proseguire su questa strada» (Segue: Allegato_1_marignonipolo).
Allegato 1_agg_marignonipolonipolo
Allegato_2_Istituto Professionale di Stato
Ancitel: un impegno costante per più efficienza e produttività nella PA
aprile 18, 2013 by Nicola Nigro
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Progetto “SMART-F – Tecnici di ricerca sui servizi della PA
Napoli 24 Aprile ore 9.30 – Sala Cenzato
Unione Industriali di Napoli Piazza dei Martiri
Con l’evento programmato a Napoli il 24 Aprile alle ore 9.30 – presso la Sala Cenzato dell’Unione Industriali di Napoli in Piazza dei Martiri Anci Campania e Ancitel chiudono il programma formativo SMART-F -Tecnici di ricerca sui servizi della P.A.L.
Ad aprire i lavori saranno Paolo Teti amministratore delegato di ANCITE SpA, Vincenzo Caputo Presidente Gruppo Giovani Imprenditori , Nino Daniele presidente della Federazione delle autonomie Locali. L’esperienza sarà illustrata da Valentino Ditoma Direttore programma Ancitel SpA Il progetto SMART-F e Annalisa Giovannini Direttore programma formativo Ancitel SpA. A discuterne ci saranno tra gli altri l’assessore Severino Nappi per la Regione Campania, l’assessore Panini per il comune di Napoli, Il prof. Chianese per l’università di Napoli Federico II.
Il programma formativo SMART-F -Tecnici di ricerca sui servizi della P.A.L – finanziato con i fondi PON Ricerca e Competitività 2007-2013 e cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale per le Regioni Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) ha contribuito alla formazione di 18 esperti capaci di gestire i processi di innovazione delle fasi di progettazione, sperimentazione e attivazione di nuovi servizi funzionali, sia alla P.A.L. che ai cittadini e alle attività produttive operanti con gli enti locali
Allegato_1_invito progettoSMART F evento finale
Allegato_2_Sintesi Progetto_abstract Smart – smart-f
La lettura è cultura e, quindi, crescita umana e civile
aprile 11, 2013 by Nicola Nigro
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Invito alla lettura.
L’importanza della lettura e i suoi pregi.
di Tiziana Mazzaglia
“Una stanza senza libri è come un corpo senz’anima”.
MARCO TULLIO CICERONE.
Perché leggere un libro? Si tratta di passione, di obbligo o curiosità. Spesso affascina talmente tanto da diventare una dipendenza. Leggere un libro può servire ad acquisire informazioni in un determinato campo, a sentire raccontare qualcosa che ci affascina, che suscita in noi emozioni e commozioni. Spesso troviamo situazioni analoghe alla nostra vita, oppure vite che possiamo soltanto sognare, se non vite che neanche pensiamo esistano, in culture completamente diverse dalle nostre. Leggere un libro può essere un buon metodo per evadere, per rilassarsi dalla quotidianità o addirittura per vivere stori d’amore immedesimandosi nei personaggi o addirittura innamorandosi di qualche protagonista.
Un libro ha il privilegio di essere accessibile a tutti e di essere facilmente portato con sé in ogni momento della giornata. Può placare la monotonia, colmare la solitudine, riempire spazi di tempo.
Mino Milani scrive in “Riflessioni di un vecchio amico di Ivanhoe”: « (…) puoi partire per i più grandi viaggi immaginabili, per il paese, il tempo e l’avventura che vuoi. Con il treno, la nave, l’aereo e la valigia avrai un bel girare il mondo: non troverai mai luoghi e personaggi come quelli incontrati nei libri. Mai fanciulle più affascinanti, o donne più sagge o più perfide; mai uomini più intrepidi o più vili, o più buoni, o cattivi, o simpatici o detestabili, mai più disposti a far del bene o a far del male. Gira pure il mondo come vuoi, non troverai mai tanti modelli da immaginare quanti te ne offrono i libri. Per te, di pagina in pagina, in beata solitudine, paure, gioie, problemi: tu, unico giudice, in beata solitudine soffri, ti spaventi, piangi, gioisci, dai sentenze: di qualche personaggio, se credi, puoi fare il tuo modello, o il tuo anti-modello, o il tuo compagno di strada per un anno, per dieci, o per tutta la vita.» ( Segue _ allegato 1)