Tiziana Mazzaglia: l’animo umano genera arte e rende l’uomo più sensibile

novembre 13, 2012 by  
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Arte, Scienze, Filosofia, sono tutte figlie dell’unico Dio

Come ben sostiene il maestro Kandinskij: «Il valore di un’opera d’arte consiste nel suo profetizzare un mondo». Partendo da questa teorizzazione di quanto è astratto e quindi, visibile, si può varcare la soglia dell’interpretazione dei segni. Ogni segno è messaggio di qualcosa e come tutti i messaggi prende parte di quel campo chiamato “comunicazione” e comprende un mittente, un destinatario e un messaggio che passa attraverso un canale. Il mittente di un tale linguaggio è denominato comunemente “artista”, perché trasforma, rielabora un qualcosa che sente dentro di sé e lo propone al pubblico, un qualcosa che non sa’sè e come sarà inteso, perché ogni lettore legge secondo la propria sensibilità, il proprio vissuto e la propria cultura.
Nel corso del Novecento si intraprende una corrente artistica ispirata alla psicologia, in cui figure scomposte fanno parte di un linguaggio psichico dell’artista e molte volte hanno a che fare con l’onirico.
Varie e numerose sono le definizioni date al termine “arte”, ma tutte si ricollegano al concetto di rievocazione di un qualcosa che proviene dall’interno dell’uomo. L’animo umano genera arte e allo stesso tempo l’arte è generata insieme con l’uomo. ( …Segue Allegato 1).

All_1_Tiziana_I MESSAGGI DELL’ARTE

all_2_Bibliografia ragionataDI IMESSAGGI DELLARTE

Segretari comunali e Rai_Report, una questione risolta?

ottobre 18, 2012 by  
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Segretario comunale: una figura utile agli Enti locali,

ma solo se si ragiona con umiltà 

In un momento di grande trasformazione dell’intero sistema delle autonomie, occorre effettuato una riflessione articolata sulle iniziative di carattere normativo in corso, che affrontano proprio i temi di particolare complessità: la trasformazione delle Province, la gestione associata dei piccoli Comuni, il ruolo del Segretario comunale ed il riassetto complessivo dei livelli di governo del territorio.
Quindi, aprire un dibattito serio e costruttivo sulla figura del Segretario comunale e della sua utilità per il rilanciare degli Enti locali – ovviamente nessuno si deve sentirsi offeso – ma soprattutto non bisogna sentirsi ingiuriato o infamato per lesa maestà.
Dar vita, per esempio, a convegni che si propongono di favorire un approfondimento sulla figura professionale del Segretario in un momento in cui si profila una stagione di riforme significative per gli Enti Locali e per i loro organi di vertice, sia politici che gestionali, sarebbe una cosa buona e costruttiva.
Conosco abbastanza bene la categoria dei Segretari comunali per aver lavorato gomito a gomito con qualcuno di loro. Parliamo del periodo quando a capo del sindacato c’era il prof. Nino Saija che, poi, gli subentro Liborio Iudicello, attuale Segretario generale del comune di Roma.
Ricordo benissimo che l’allora dott. Alfonso De Stefano, prima direttore della SSPAL Campania (Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale) e poi di quella nazionale, richiamava l’attenzione dei colleghi a riprendere il discorso della formazione più completa in modo da costringere la classe politica a riconsiderare la figura del Segretario comunale  “sgretolata” con la Bassanini due ( L. 127/1997) e non pensare a ruoli che snaturavano la figura e rendevano vulnerabile, proprio per qualche indennità in più.
Discorso portato avanti dalle colonne de “l’informatore” delle Autonomie locali (https://www.linformatore.info/), ma con scarso successo.
Il risultato è stato che, oggi, ci troviamo di fronte ad una crisi non solo della figura, ma anche del ruolo del Segretario comunale ed una legislazione carente o meglio “mostruosa” perché della professionalità generale di ogni soggetto non ne tiene per niente conto, spesso è alla mercé dell’arbitrio del Fiorito di turno.
Il momento dell’obbligo e del controllo preventivo degli atti è andato a carte quarantotto, con scarso utilizzo anche dei controlli preventivo sugli atti.
Pertanto la trasmissione condotta, in modo magnifico, dalla giornalista Milena Gabanella ha offerto un’ottima occasione per riprendere il discorso dell’importanza della figura negli Enti locali, come pure l’estremizzazione su alcuni fatti potrebbe stimolare un confronto serrato e richiamare l’attenzione del governanti su una categoria davvero utile ai Comuni.
Richiamare continuamente l’attenzione dell’opinione pubblica sulle anomalie alla Fiorito e Maruccio, non significa mettere in discussione l’intero apparato democratico di una società: elezioni, organizzazione partitica, etc., ma creare i presupposti per dar vita a regoli più certe e più chiare.
Per questo leggendo la posizione di alcuni Segretari comunali in risposta al contenuto della trasmissione Report del 7 ottobre 2012 e del chiarimento della giornalista Milena Gabanella, devo dire che nulla è cambiato rispetto a qualche anno fa, quando De Stefano richiamava i suoi colleghi a lavorare per un progetto completo che facesse del Segretario comunale utile soprattutto alla collettività e, quindi, alle istituzioni locali. Peccato che le cose buone si capiscono sempre dopo!
Alla dottoressa Milena Gabanella non vanno sollecitato le scuse, ma la possibilità di costruire con lei una proposta forte  e che non sia inascoltata così come è stato nel tempo. Occorre che ognuno prenda atto che le vacche grasse sono  finite e, forse, non torneranno mai più.
Come si sa nella conservazione delle mele la preoccupazione del contadino è quella di osservare giorno per giorno  il cesto per evitare che la mela “non perfetta” resti al suo posto, quindi, la regola è tutti insieme per definire una strategia utile ai Segretari, ma anche ai cittadini. A proposito il Segretario non è anche un cittadino? Ed allora…di che cosa stiamo parlando?…E’ vero il Segretario non è “un ordinario dirigente” e con questo? Non è forse vero che oggi deve fare i salti mortali e talvolta si deve preoccupare anche di non dispiacere molto il conduttore per evitare conseguenze?
Non a caso la dottoressa Gabanella scrive: “…nessuno ha condannato un’intera categoria (me ne guardo bene), abbiamo raccontato casi specifici (pochi in realtà, rispetto al lungo elenco in nostro possesso) che ritengo piuttosto vergognosi…”

All. 1_Lettera del Segr. Naz. UNSCP a Report

All. 2_risposta alla Gabanelli di Vangi

All. 3_Lett. Gabanelli_Risp. Ricciardi

All. 4_Lett. inviata a Report _Ass. G B Vighenzi

All. 5_Note e riflessioni dei segretari

Giù i fondi per la Cultura ed anche i Teatri chiudono

ottobre 16, 2012 by  
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CADONO I SIPARI!

di Tiziana Mazzaglia

L’ ATTUALE CONDIZIONE DEI TEATRI ITALIANI.

Fino a qualche anno fa’ si sarebbe detto “calano i sipari”, oggi, invece, si può dire “cadono” i sipari. La crisi non dà scampo, prende sempre più forma di nuova epidemia. Shakespeare giustamente diceva, in “Sogno di una notte di mezza estate”, « noi siamo della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni», ma la crisi di oggi ci preclude anche di sognare. Ad aver calato i sipari sono ormai in tanti, e non si sa né se né quando sarà ancora possibile aprire una nuova stagione teatrale. «Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto» (Mt. 11,17), così è stato, i finanziamenti sono venuti meno, le famiglie non riescono a permettersi una serata a teatro, poche scuole riescono ad organizzare uscite didattiche e così, molti teatri non riescono a quadrare i bilanci. Come è successo al CRT, Centro di ricerca, di Milano, che è nato nel 1974, grazie al Prof. Sisto Dalla Palma e per anni si è occupato di portare la cultura nella periferia milanese, attraverso il teatro di piazza e ha curato la crescita teatrale attraverso sperimentazioni e novità, quest’anno non ha potuto garantire la conclusione della stagione teatrale. Né dà notizia Milano arte expo: « Che gli artisti crepino, che muoia la cultura senza tanti lamenti, senza pietà. Lo spettacolo, il teatro, la danza che finiscano qui. Tanto a che servono? Si mangiano? Si indossano? Fanno circolare capitali e interessi? Muovono truffe, tangenti e aggiottaggi? Ma che gli artisti crepino, tutti. Attori, danzatori, coreografi, registi, pittori, poeti, Questi inutili perditempo pieno di belle parole, di bei pensieri e belle speranze. Sognatori di mondi possibili. La società ha ben altri problemi! Altre urgenze, altre priorità (…)».( Continua allegato 1)

all. 1_Tiziana _CADONO I SIPARI

Piaggine: “Adotta un albero, salviamo il bosco”

ottobre 16, 2012 by  
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Una buona occasione per amare la montagna e far parte della “Grande Italia”

L’Amministrazione comunale Piaggine in occasione della “Giornata del Camminare”, manifestazione nazionale organizzata da  Federtrek ( Ente di Promozione Sociale nata nel 2010) per raggiungere ai piedi  Monte Cervati, ha lanciato una grande idea:
“Adotta un albero, salviamo il bosco”.
Ovviamente ciò è ancora più importante a chi piace passeggiare e contemplare le meraviglie che rappresentano  i boschi di Piaggine, con il “suo Cervati” che, come si sa, è la montagna più alta della Campania (metri 1899).
Una località italiani, ove, oggi, puoi legare il tuo nome a questi posti incontaminati, in un modo davvero speciale, per far parte così del  grande tesoro chiamata  “piccola”, ma “grande Italia”.
In quella occasione il delegato del comune Fabio Cinnadaio ha a messo in evidenza l’importanza del progetto “Adotta un albero, salviamo il bosco” che l’amministrazione comunale di Piaggine ha definito in collaborazione col Parco Nazionale del Cilento e Vallo Diano (PNCVD).
In quella occasione erano presente: l’On. Gianfranco Valiante, il Direttore del Parco Angelo De Vita, gli Assessori Donato De Rosa e Teresa Alessandro, il Direttore del Parco Monti Picentini Romano Gregorio, il Direttore fil. Napoli Banca Etica Giuseppe Sottile, del vice Presidente BCC Monte Pruno Antonio Ciniello, del Comandante del Corpo Forestale di Piaggine Gildo Infante, il Sindaco di Piaggine Guglielmo Vairo, i responsabili delle associazioni Federtrek, Get Vallo di Diano, La Locomotiva di Acerra, Wivalcalore, La Cilentana Prodotti di Qualità, è stato illustrato il progetto di donazione che consentirà al Comune di evitare il taglio produttivo dei boschi e destinare gli stessi a progetti ecosostenibili.
Il Sindaco, avv. Guglielmo Vairo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, prima in Italia, che potrebbe essere seguita da altre amministrazioni locali e nazionali  e rappresenta una svolta sia da un punto di vista culturale che ambientale.
L’impegno profuso da Fabio Cinnadaio ed altri amici di Piaggine, nel corso di questi mesi, per la valorizzazione del Cervati è sotto gli occhi di tutti, comunque per meglio rendere l’idea alleghiamo oltre allo schema di adesione per adottare un albero (all.1) la locandina  del camminare (all.2), il manifesto della festa della neve (all.3) ed un file di due poesie (all.4) scelte da Gilda Petrone che danno il senso della vita, soprattutto, in questo momento storico del nostro Paese. La cultura, l’ambiente ed il territorio sono sicuramente elementi portante per rilanciare i valori umani, civili e perché no, anche quelli socio economici con la valorizzazione delle risorse locali.
Nei prossimi giorni la Federazione delle Autonomie locali Regionale: Anci-Legautonomie-Aiccre-Uncem-Upi-l’informatore-Anpci presieduta da Nino Daniele, in prosecuzione del seminario organizzato con la Regione Campania (https://www.linformatore.info/?p=200 _ https://www.linformatore.info/)  invierà una lettera ai Sindaci della Campania che mira proprio ad esaltare il territorio con gli amministratori e gli uomini e donne di cultura,  in prima fila, con un ruolo propulsivo per lo sviluppo socio-economico ed occupazionale.

all. 1_schema adesione_Adotta un Albero

All. 2_ locandina giornata del camminare

all. 3_ festa della neve

All. 4_ poesie_proposta di Gilda Petrone

all. 5_Scuola di teatro _dal laboratorio_

 

 

I precari della Scuola

settembre 21, 2012 by  
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Il “gioco dell’oca” per i precari nella Scuola

di Tiziana Mazzaglia

     I docenti precari. Se ne parla tanto, citati sempre in diatribe sfociate per salvaguardare i propri diritti.
Ma, come vivono i precari? I precari vivono stramazzati dalle attese, iniziano il loro nuovo anno a settembre, sintonizzati con l’apertura della scuole per il nuovo anno accademico in corso, fino al 2010 dovevano controllare la posta, lasciare qualcuno in casa oppure evitare di uscire nella fascia oraria prevista per la consegna.
Dal 2011 devono avere un indirizzo PEC per la posta certificata, devono aver inserito un numero di cellulare per ricevere gli avvisi e verificare costantemente che tutto sia funzionante.
E devono attendere! Attendere che sia rimasto qualche posto vacante, che qualcuno vada in maternità, che qualcuno si assenti per malattia.
All’arrivo della notizia di un posto libero, però, la convocazione è destinata a più di una persona, prima del 2010, una volta ricevuto il telegramma, bisognava chiamare il numero indicato e/o inviare un fax, nei tempi previsti, per comunicare la propria disponibilità e non si riceveva nessuna notizia. Solo l’avente diritto a quel posto aveva diritto ad essere informato su quali erano le classi, come era strutturato l’orario. Si rimaneva in attesa della successiva chiamata di conferimento incarico che arrivava solo a chi in graduatoria aveva il punteggio più alto ed era disponibile ad accettare…per tutti gli altri un’attesa senza chiamata, ma solo attesa e illusione, vana speranza in un posto.
Dal 2011, fortunatamente, la convocazione arriva tramite posta certificata, attraverso una piattaforma telematica, che trasmette informazioni precise, fornendo, anche, la lista dei precari convocati e il loro rispettivo punteggio e posizione, all’interno di quella graduatoria d’Istituto.
Ma cosa succede quando l’incarico viene confermato? Solitamente, l’avviso arriva il giorno prima, l’indomani mattina ci si presenta a scuola, presso la segreteria per compilare i moduli della presa di servizio, pagine di informazioni, da compilare in piedi, con l’orologio alla mano, prima del suono della campana, lasciando anche, un margine di tempo, per essere presentati al Preside, per trovare il cassetto del docente che si sostituisce, dentro cui ci sono i registri e mai i libri di testo.
Un’ultima occhiata all’orario, poi sguardo sulle pareti, per cercare la mappa dell’edificio e capire dove sono le aule, sguardi veloci a colleghi e personale e richieste di informazioni a chiunque di loro perché il tempo stringe.
Una volta entrati in aula si trova il caos, ragazzi con gli auricolari che non ti ascolano neanche, altri mangiano, perché non hanno avuto tempo per consumare la collazione a casa, altri discutono tra loro. Poi il più gradasso si rende conto che stai parlando con loro per richiedere l’ordine, si accorge che hai i registri in mano e inizia i festeggiamenti grotteschi, per la liberazione dalla precedente insegnante.
Questo, naturalmente accade quando il supplente non è presentato da nessuno della scuola, perché nei casi in cui il preside o i suoi delegati,  accompagnano in aula il nuovo professore, per presentarlo, la classe reagisce in modo diverso.
In questi rari casi, l’autorità del Dirigente scolastico paralizza ogni entusiasmo adolescente e superato l’impatto la lezione procede serena.
Si inizia con l’appello, ormai tutti nomi di paesi diversi non facilmente pronunciabili, poi si chiede ai ragazzi qualche informazione sul programma svolto, un’occhiata all’ultima lezione riportata nel registro di classe, si chiede a qualcuno di loro il libro di testo e una volta individuata la pagina dell’ultima lezione si inizia con l’argomento successivo. Solo in alcuni casi si riesce al termine delle lezioni a parlare al telefono con l’insegnante di cattedra. Orario permettendo ci si reca in segreteria, per chiedere i programmi depositati, il calendario scolastico con la programmazione delle riunioni, si chiedono, anche, i programmi differenziati degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento, i verbali delle riunioni, la griglia di valutazione, il numero di verifiche programmate.
Non sempre, però, si rimane nella stessa scuola per tutto l’anno scolastico. Spesso la supplenza è per un periodo breve e si ritorna nel tunnel dell’attesa, spesso il contratto viene concluso prima delle festività e si è richiamati al rientro delle festività, così, pur lavorando non si ha diritto alla retribuzione durante le feste.
Ormai, capita anche di non riceve in tempo lo stipendio, si accetta un incarico, si cerca una casa in affitto e a fine mese non si riceve il pagamento, passano uno, due tre mesi e poi si chiedono informazioni in segreteria e si ha sempre la stessa risposta, i supplenti su malattia sono pagati dalla scuola e se la scuola non ha fondi bisogna aspettare che il Ministero mandi qualcosa, intanto si lavora per la carriera, per il punteggio, per non far svanire la possibilità di entrare di ruolo, forse, un giorno.
Chi arriva a fine anno ha potuto godere di una certa serenità , ma con l’ultimo giorno di scuola e qualche scrutinio concludono il loro periodo lavorativo e affrontano una lunga estate senza stipendio, ritornando nel baratro del “sé”, dove, tutto tace nell’inquietudine di una serie di interrogativi , “ chi sa sé mi chiameranno?”, “dove?” e soprattutto  “quando?”, “per quanto tempo?”.
Gli anni passano, nella costante illusione di un posto e intanto, nuove disposizioni tagliano le ore di lezione, posticipano i pensionamenti, aumentano il numero degli alunni per classe, per risparmiare una sezione, sempre nuovi precari si trasferiscono da altre regioni e ad ogni rinnovo della graduatoria il conto ricomincia, puoi superare qualcuno, come puoi anche essere superato da una decina di persone.
Senza tener conto che se vuoi continuare ad aspirare all’insegnamento devi rimanere libero da altri incarichi e non puoi accettare altri lavori.
Ci sono insegnanti che vivono in questa situazione da più di dieci anni e anche se nel 1999 avevano vinto un concorso, oggi si ritrovano sul punto di vederlo andare in fumo e di doverlo ripetere, con una validità di tre anni e in caso di non entrata in ruolo, allo scadere dovrà ripetere un altro ennesimo concorso. Una sorta di gioco dell’oca in cui tiri il dado e puoi anche tornare indietro e ricominciare. Ma ricominciare dove? Nelle ditte le assunzioni sono tramite stage e lo stage è rivolto solo a giovani al di sotto dei 26 anni, tutti questi anni di sacrifici e di lavoro offerto alla scuola non fornisce nessun buon curriculum per altri posti di lavoro.
Hai insegnato per anni? hai una laurea e altri titoli ? Sì! Ma, ormai hai bruciato la tua carriera! “pentole vecchie” che il Ministero dell’Istruzione non sa più dove mettere, ecco cosa sono i precari! Hanno lavorato permettendo alle scuole di andare avanti nei momenti di bisogno e senza nessun grazie vengono stremati da concorsi e test a pagamento, prosciugati di ogni risorsa. Come il recente TFA con il costo di 100 euro per la partecipazione alla selezione di una classe di concorso e con ben 3000 euro circa da versare in caso di ammissione, per un’abilitazione che se non porta ad entrare in ruolo dopo una decina d’anni svanisce nel nulla.
La prassi per l’immissione in ruolo ormai sembra citare i manifesti Futuristi, in cui si gridava contro “Venezia passatista”, si parla tanto di porte aperte per i giovani e intanto i pensionamenti vengono ostacolati, e ancora si parla di posti di lavoro, ma intanto chi è già in corso invecchia senza arrivare a destinazione, un sistema da tortura che supera le antiche torture medievali…allora, almeno i docenti precari sarebbero stati bruciati al rogo ponendo fine alle loro sofferenze!

All. 1 _ Tiziana Mazzaglia _ precariscuola

I Segretari comunali e provinciali e la “nuova riforma”, che succederà?

aprile 24, 2012 by  
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Per l’Unscp, inizia un nuovo percorso!

La direzione de “l’informatore” delle Autonomie locali, ritiene utile pubblicare alcuni documenti dell’Unscp, inviati da Angelo Grasso, che sta dimostrando un grande attivismo, un modo come un altro per avviare una collaborazione diretta proprio attraverso “l’informatore” delle Autonomie locale online.
Qui di seguito brevemente richiamo la storia che ci unisce.
La rivista “l’informatore” delle Autonomie locali con la nomina di Nino Saija  a direttore della Sspal e l’elezione di Liberio Iudicello a suo successore  al vertice del sindacato, grazie a Alfonso De Stefano,  inizio una proficua collaborazione con il mondo dei Segretari comunali e provinciali. Cosa che è proseguita fino a quando il direttore è stato la coppia Piraino-De Stefano  dopo non si è capito più niente.

Il risultato è stato che oggi, giuridicamente ed organizzativamente negli Enti locali, i segretari non sono né carne e né pesce, non è forse così? Una figura emblematica ed importante per avere una burocrazia ben organizzata deve subire le angherie di questo o quel Sindaco, spesso, un perfetto “servitore” di personaggi che finiscono in galera.
Il dibattito di questi anni, soprattutto con De Stefano, era quello di rimediare ai guasti provocati dalla legge Bassanini che non solo ha buttato all’ortiche la professionalità dei Segretari, ma anche ha creato delle vere e proprie sacche negli Enti locali. Si sono inventati i cosiddetti  consulenti   figure professionali esterne a cui ricorrono gli amministratori pubblici.
Qualcuno, sostenitore che della Bassanini,  sia stato tradito lo spirito della legge e, quindi, ci sono stati degli abusi. L’intento era quello di sopperire ad alcune carenze organiche della pubblica amministrazione per certe qualifiche non presenti negli organici degli enti locali. Via via negli anni si è consolidato l’aspetto più clientelare che di effettivo bisogno dell’amministrazione.
Basti andare sul sito del ministero della FP ed osservare che le somme liquidate per alcuni progetti di ricerche o per studi legali o ancora per mere consulenze tecniche di cui non si sa nulla e quale beneficio abbia tratto la pubblica amministrazione pagandole a livello stratosfericamente. Il quadro che ne esce fuori è desolante.
Eppure tutto ciò veniva egregiamente  fatto dal Segretario comunale provinciale, prima della cosiddetta legge Bassanini.
Conclusione  i politici, compresi i dirigenti che ne hanno condiviso per anni le scelte invece di guardare agli interessi della cosa pubblica, ne escono con le ossa a pezzi. Come ha rilevato bene il Pm, Nello Rossi, della procura della Repubblica di Roma, qualche giorno fa in una conferenza stampa sul tema della corruzione e corrotti nella PA, “I dirigenti pubblici corrotti devono andare via per sempre dagli uffici”, non potrebbe essere davvero questa la soluzione giusta a tutti i problemi di corruzione?
Alla luce di quanto innanzi salutiamo il nuovo gruppo dirigente attraverso il presidente dell’Unione , Tommaso STUFANO,   il segretario nazionale , Alfredo RICCIARDI ed il vicesegretario vicario, Maurizio MOSCARA e proponiamo di riprendere la collaborazione, visto che adesso “l’informatore” delle Autonomie locali è anche online.
Inoltre a coloro, del gruppo dirigente che nel passato si sono occupati dei progetti innanzi richiamati ed abbiamo lavorato insieme, come Alfonso De Stefano,  Valeria Rubino, Andrea Ciccone, Luigi De Cristofaro, Roberto Caruso di dare una mano a riprendere il cammino interrotto con nuove idee e nuove strategie per evitare di arenarsi e vanificare le buone idee, come è successo, qualche volta, nel passato.

All. 1_ ORGANIGRAMMA03-2012

All. 2_ NuovoOrganigramma020312

All. 3_ Comunicato UNSCP su ipotesi di modifica del ruolo del Segretario per ddl anticorruzione

All. 4_ Delega2012

All. 5_ Lettera al Ministro della Giustizia di Nicola Brescia sul Decreto Anticorruzione

All. 6_ Lettera di Fabio Marra su ruolo e dignità professionale dei Segretari

All. 7_ UnscpSegretari2009

All. 8_ Documento Unscp Lazio Temi riforma Segretario comunale

 

Decreto Liberazione e sviluppo: i notai usano la matita “blu” nei confronti del Governo

febbraio 17, 2012 by  
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 Leggi l’elenco completo delle audizioni per il DL, semplificazione e sviluppo: i notai evidenziano tanti errori, ma davvero è così? Ma non è stato scritto anche da “Ministri tecnici” ?

Il DECRETO-LEGGE 9 febbraio 2012, n. 5 “ Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”  pubblicato sulla GU n. 33 del 9-2-2012, s.o. n. 27),  che poi è diventato il  Disegno di legge: “Conversione in legge del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo” (C. 4940).
Non entriamo più tanto nel merito perché nei prossimi giorni esso subirà dei cambiamenti perché il parlamento ha apportato già delle modifiche, ma vogliamo sottolineare il lavoro fatto dalla Commissione del Senato attraverso le audizioni di soggetti interessati alle modifiche introdotte.
Perché secondo noi è importante portare alla conoscenza dei documenti riprodotti e consegnati alla commissione da parte degli interessati, ma perché in essi si riscontrano fatti e riferimenti che davvero porta all’idea ed alla conferma che la mano destra non sa che cosa fa la sinistra.
Per esempio nel documento del Consiglio Nazionale del Notariato  le  Osservazioni sulla proposta di società semplificata a responsabilità limitata (art. 3 del D.L. 24 gennaio 2012,n. 1), si legge:
……
Violazione della Direttiva comunitaria in materia societaria
La proposta  di società semplificata a responsabilità limitata con  capitale  minima  di un euro, costituita  senza atto  pubblico,  sembra doversi classificare, al di là del profilo  nominalistico, come sottotipo della società a responsabilità  limitata, non fosse altro  per il rinvio  che viene fatto all’art.  2463 per ciò che concerne  il contenuto  dell’atto costitutivo (comma  6L e per quello, più generico e nei limiti  della compatibilità, nelle disposizioni di cui agli artt.  2462 e ss. c.c. (comma 9).
Proprio per tale ragione, il ricorso alia mera comunicazione  unica al registro  delle imprese ai fini della sua costituzione,  come perle eventuali successive modifiche dell’atto costitutivo, e la mancanza dell’atto scritto si pongono in netto  contrasto con Ia Direttiva  del Parlamento europeo e del   Consiglio  16  settembre    2009,   n.  2009/101/CE,   finalizzata   a  coordinare,   per   renderle
equivalenti, a mente  dell’articolo 48, secondo comma, del trattato, le garanzie che sono richieste,
negli Stati membri  (si veda tabella  allegata L alle società per proteggere  gli interessi dei soci e dei terzi, con particolare  riguardo  anzitutto alia forma  dell’atto costitutivo e anche ai profili  di diritto sostanziale attinenti Ia mancanza di uno statuto.
A  tale   proposito,   merita   segnalare  come  il  generico  rinvio   alia  disciplina  della  s.r.l., evocando gli artt.  2462 e ss., non appare idoneo  a supplire  sempre  ad una mancata regolamentazione   da  parte  dell’autonomia statutaria  in  tutti i suoi  aspetti:  basti  pensare alia
disciplina dell’assemblea, competente alle modifiche  statutarie.
…..
4.  Mancanza di controlli preventivi ai sensi della normativa antiriciclaggio
….
E ciò comporta  l’illegittimità costituzionale delle nuove norme  sotto un duplice profilo:
a) disparita di trattamento tra fattispecie assolutamente  identiche  quando la società semplificata   a  responsabilità   limitata   sia  costituita   con  capitale   pari  o  superiore   ad  euro quindicimila;
b) violazione delle direttive comunitarie  in materia di antiriciclaggio.

Quanta  al capitale socia/e, più  funzionale  al raggiungimento degli  scapi perseguiti  con l’introduzione  nel  nostro  ordinamento  della  srl  “semplificata”, e  la previsione  di  un  capitale
variabile da un minima  di 1 euro ad un massimo inferiore  al limite  di 10 mila euro stabilito  per la srl “normale”, con versamento  semplicemente  a  mani  degli amministratori e non  in banca. E, qualora nel corso della vita della società il capitale aumentasse, oltre questa limite, anche grazie al sistema dell’accumulo  che può essere previsto  al comma 4, ovvero  uno o piu soci perdessero le qualità  soggettive  previste  nel D.M., la società rientrerebbe nell’alveo  della “normale” sri, senza bisogno di trasformazione in un tipo  sociale diverse. Contestualmente cesserebbe l’applicazione delle particolari  norme  agevolative. In tale attica si dovrebbe stabilire  che le quote possono essere trasferite  solo a persone fisiche di età inferiore  ai 35 anni.
Dovrebbe  poi  aggiungersi  un  punta  5)  al comma  2, stabilendo  che  gli  amministratori devono essere scelti necessariamente tra i soci. Cia allo scopo di evitare che, attraverso la nomina di  soggetti  estranei  alia  compagine  sociale,  la  società  “semplificata”  sia  strumentalizzata   da persone che non ne hanno i requisiti, o, addirittura, perseguano scapi fraudolenti.
Infine, il notariato, in considerazione dell’alta  finalità  sociale perseguita dal governo e della qualità  di pubblico  ufficiale  del notaio,  al fine  di dare il suo contributo  all’incentivazione delle iniziative  imprenditoriali dei  giovani,  e  pronto   a  prestare  la  pubblica  funzione   senza alcun guadagno,  utilizzando   quella  semplificazione  felicemente   sperimentata   dal  novembre   2000, quando  la  legge Bassanini affido  al  notaio  in  via  esclusiva il  controllo  di  legalità  e  tutti   gli adempimenti connessi alia stipula dell’atto costitutivo  e modificativo delle società di capitali. II che rende ormai possibile al notaio l’iscrizione ad horas della società nel registro delle imprese.
Applicando tale procedura  anche alia semplificata, si attiverà  presso lo studio notarile  una sorta  di  sportello  unico  “virtuale”  per  lo  start  up  dell’imprenditoria  giovanile,  che  avra  a disposizione  una vera e propria  società e non un suo pessimo surrogate.
In allegato vengono riprodotti i documenti relative alle audizioni del  ddl S. 3110 Conversione in legge del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività.
Le audizioni, che si possono leggere integralmente (Allegato 1 e 2 -Audizioni categorie al senato), si riferiscono alle seguenti categorie:

  • Autorità garante della concorrenza e del mercato
  • ANIA
  • ISVAP
  • ABI
  • Associazione Italiana Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili”
  • Confservizi
  • Assoelettrica
  • Anigas
  • Assofarm  Nota Assofarm
  • Farmindustria
  • Confprofessioni
  • Consiglio Nazionale del Notariato. Osservazioni sulla proposta di società semplificata a responsabilità limitata   Consiglio Nazionale del Notariato. Nota sulla forma di costituzione della s.r.l. S intesi del Presidente del CNF prof. Guido Alpa
  • CNF su tribunale delle imprese
  • Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri
  • Associazione di categoria del settore taxi
  • Consorzio nazionale imballaggi (Conai)
  • Consorzio Inretecar
  • SNA
  • Adusbef e Federconsumatori
  • Altroconsumo
  • Assoutenti
  • Unione Nazionale Consumatori e da Lega Consumatori
  • ANAV
  • ANPI
  • Unione petrolifera
  • Assopetroli
  • Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (Aiscat)
  • Assaeroporti” 
  • Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE)
  • Associazioni carrozzieri di Confartigianato, CNA e Casartigiani
  • Nuovo IMAIE  Quadro europeo sugli enti di gestione collettiva dei diritti degli artisti
  • Associazione nazionale costruttori edili (ANCE)
  • Assoporti
  • Unione nazionale cantieri industrie nautiche ed affini (Ucina)”
  • Assogenerici
  • Faib e Fegica
  • Figisc
  • Associazione Omnisalus

ALLEGATI:
Allegato 1-Audizioni categorie al senato
Allegato 2-Audizioni categorie al senato
Allegato 3-Loreto Del Cimmuto ed Antonio Rosati-luci e ombre sulle liberazioni

La Federazione delle Autonomia locali ricorda l’impegno di Franco Picardi

febbraio 15, 2012 by  
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Le Autonomie locali della Campania in lutto per scomparsa di Franco Picardi

Il presidente della Federazione delle Autonomie locali Anci-Legautonomie-Aiccre-Uncem-Upi e dell’Anpi, Nino Daniele ed il suo direttore Nicola Nigro si associano al dolore che ha colpito la famiglia Picardi per la scomparsa  di Franco Picardi.
Il presidente Daniele in merito ha detto: “ Il mondo delle Autonomie locali con Picardi perde un suo grande sostenitore perché ha sempre creduto nel ruolo fondamentale degli Enti locali per fare sviluppo ed accrescere la solidarietà, la vivibilità ed il benessere per il cittadino”.
Mentre il direttore della Federazione Nigro ha evidenziato: “Per me in questi ultimi anni Franco Picardi ha rappresentato un punti di riferimento reale e concreto. Non troppo tempo fa non passava settimana che non mi chiamava per commentare questo o quell’articolo della rivista “l’informatore” delle Autonomie locali di cui era forte sostenitore e la definiva una delle cose buone e concreta del nostro Sud”.
Picardi era un autonomista convinto, legato alle sue radici storiche e culturali di grande socialista. Spesso diceva “Io ho militato nella socialdemocrazia, ma potevo tranquillamente militare nel Partito Socialista, solo che mi danno molto fastidio i “traslochi” degli altri,  figurati se lo avessi fatto io….Franco Picardi diceva altresì: “la Politica è una cosa seria e non un “gioco” per pochi…..”
La sua lungimiranza politica e la sua capacità di mediazione consenti alle forze politiche di ragionare e di non far tracollare una città come Napoli, per questo accetto, con spirito di sacrificio ed onore, di fare il Sindaco a tempo determinato.  Franco Picardi era stimato e ben voluto da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Era un uomo di altri tempi con capacità di ascoltare tutti, ma soprattutto i più deboli. Con Picardi il mondo delle Autonomie locale perde un sostenitore instancabile e pieno di entusiasmo soprattutto verso la neo Federazione.
Alegato 1-Nota-Picardi

Allegato 2 -Picardi-il Sud -febbr. 2011

In un mondo di “Obesi” si parla anche di Alimentazione, Salute ed Ambiente

settembre 27, 2011 by  
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La Fondazione “Studi e Ricerche su Alimentazione e Salute” propone:

Il convegno presso il Monastero Cistercense di Martano (Lecce) promosso dall’Associazione Internazionale “per il Sostegno e la Valorizzazione delle Attività Cistercensi nel Mondo”, in collaborazione con la Fondazione “Studi e Ricerche su Alimentazione e Salute” sotto l’egida della Congregazione Cistercense di Casamari prosegue le iniziative per divulgare la conoscenza e per la promozione delle antiche produzioni agroalimentari, erboristiche e farmacologiche dei Monasteri, nell’ambito di un progetto culturale di ampio respiro che ha preso avvio il 26 novembre 2010 alla Certosa di Firenze
con il I convegno nazionale sul tema “Alimenti e Salute – dai Monasteri alla Nuova Agricoltura, Passato e Presente nella Sostenibilità Ambientale”. Il convegno affronterà tre tematiche attorno alle quali articolare il dibattito scientifico:
a) il rapporto tra qualità delle produzioni alimentari, OGM, rischio, sicurezza e tutela del consumatore;
b) le questioni proposte dalle interdipendenze tra alimentazione e salute e i connessi aspetti giuridici in tema di danno e di responsabilità sanitaria;
c) le linee di tendenza dello sviluppo rurale e i nuovi orientamenti della politica agricola europea, con particolare riferimento al Mezzogiorno e nella prospettiva della sostenibilità ambientale. Alimentazione, Salute e Ambiente
COMITATO DI PRESIDENZA PRESIDENTE:
Padre Abate Dom Silvestro Buttarazzi
COMPONENTI: Alberto Capatti, Giovanni Cordini, Antonio Procaccini, Vincenzo Vecchio, Franco Vimercati
ISTITUTI PROMOTORI: Associazione “Club Giuristi dell’Ambiente” Associazione Microbiologi Clinici Italiani AMCLI
Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Valorizzazione degli Alimenti dell’Università di Firenze Centro Interdipartimentale…. (segue al punto 2 – programma convegno)

1-invito-convegno

2-Programma Convegno

LA PA CHE SI VEDE, il Premio per le pubbliche amministrazioni che fanno video

settembre 22, 2011 by  
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Pagine 5 e 6 de “l’informatore” Pagz29-Formez

E’ on line il bando della nuova edizione del Concorso Nazionale “LA PA CHE SI VEDE – la tv che parla con te”, indetto dal Ministero per la PA e l’Innovazione e promosso dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e da Formez PA. Le amministrazioni interessate potranno compilare la scheda di preiscrizione entro il prossimo 14 ottobre. I video candidati dovranno essere inviati entro il 28 ottobre.
Il concorso è rivolto a tutte le pubbliche amministrazioni che realizzano produzioni audiovisive e che mettono a disposizione dei cittadini applicazioni interattive disponibili su diversi canali (televisione digitale – satellitare, terrestre o via cavo-, web e rete di telefonia mobile).
I partecipanti possono concorrere, con prodotti diversi, in tutte le categorie del premio:

1) Notiziario istituzionale (video incentrati su informazioni di taglio giornalistico e di cronaca sulle attività dell’ente, con riferimento alla pubblica utilità: tg quotidiani o periodici, inchieste, rubriche, interviste, ecc…)

2) Video promozionale sulle attività dell’Ente (video in forma di spot breve che presentino efficacemente all’utenza i servizi dell’Ente nel suo complesso o dei singoli settori)

3) Canali tematici (trasmissioni ad hoc su settori e temi specifici di interesse pubblico quali ad es. salute, lavoro, immigrazione, innovazione, pari opportunità, ecc…)

4) Servizi interattivi delle PA che si vedono (applicazioni su televisione digitale – satellitare, terrestre o via cavo-, web e rete di telefonia mobile, che utilizzino in modo innovativo le sperimentazioni sull’interattività)
5) Servizi turistici (video in cui si valorizzino i servizi turistici offerti, le manifestazioni culturali e più in generale tutte le iniziative di attrazione turistica, ecc…)
La Giuria è presieduta dal Prof. Giovanni Puglisi, Rettore della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano, e composta dal Dott. Sergio Talamo, Dirigente dell’Ufficio Comunicazione ed Editoria di Formez PA, dalla Dott.ssa Laura Menicucci, Dirigente del Servizio per il coordinamento e i rapporti istituzionali – Dipartimento della Funzione Pubblica, dal Dott. Enrico Paissan, Vicepresidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, dal Dott. Vittorino Ferla, Responsabile rapporti con i Media dell’associazione Cittadinanzattiva, dal Dott. Biagio Costa, Direttore del servizio Sviluppo del turismo nazionale – Ministero per lo sviluppo e la competitività del turismo.

A partire da quest’anno le amministrazioni potranno scegliere di candidare i video utilizzando una procedura telematica che prevede l’invio del filmato tramite FTP (http://www.premiolapachesivede.it/) e l’inoltro della documentazione richiesta dal Regolamento all’indirizzo di posta elettronica certificata protocollo@pec.formez.it.

La cerimonia di premiazione si svolgerà presso la sede del Ministero per la PA e l’Innovazione, alla presenza del Ministro Renato Brunetta
Per ulteriori informazioni è possibile visitare la sezione dedicata sul sito www.formez.it, scrivere a lapachesivede@formez.it oppure contattare la Segreteria Organizzativa del Premio: Arianna Di Tullio 06.84892618, Tiziana Ruggio 06.84892608
 

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