Vitaliano Esposito: il giusto processo, diritto delle parti e doveri del giudice
dicembre 3, 2014 by Nicola Nigro
Filed under Articoli
In occasione di un convegno a San Marino, Diritto penale Contemporaneo, l’ ex Procuratore Generale della Cassazione Vitaliano Esposito ha tenuto una relazione sul tema:
“ LA PREMINENZA DEL DIRITTO NEL PROCESSO.
IL GIUSTO PROCESSO: DIRITTO DELLE PARTI
O DOVERE DEL GIUDICE?” 1
Un intervento ricco di riferimenti e di spunti che sicuramente meritano di essere ricordati. In merito va detto che sia per il contenuto della relazione stessa, che affronta problematiche importantissime come la giustizia e le loro carriere (caso Enzo Tortora) , la libertà di espressione ed il ruolo del giudice nel garantire la collettività a sapere di più, del diritto italiano, europeo e sammarinese, ecc., sia per l’autorevolezza del relatore, proprio per questo inseriamo, una nota anche che riguarda il suo ricco curriculum, sotto la voce: “2-Curriculum vitae _ Vitaliano_ Esposito”.
Inoltre va detto che l’intera relazione merita di essere portata a conoscenza dei nostri lettori perché affronta una materia molto delicata come la giustizia e l’intero ordinamento, analizzando le cause di questo disfacimento nel contesto sociale e civile. Detta relazione viene riportata qui di seguito sotto la voce: “1-San Marino Diritto Penale Contemporaneo”.
In particolare il Procuratore Vitaliano Esposito affronta problematiche e concetti forti che, qui, di seguito segnaliamo, iniziando con il riporto della prima nota:
a)- nota n. 1 che riguarda la giustizia e la cultura sammarinese:
<<… Testo della relazione, arricchita con note, svolta a San Marino l’11 ottobre alla presenza e con gli interventi degli on.li Giancarlo Venturini e Giuseppe Maria Morganti, Segretari di Stato, rispettivamente, per la Giustizia e per la Cultura, e degli avvocati Maria Selva e Maurizio Simoncini, Presidenti, rispettivamente, dell’ Ordine sammarinese degli avvocati e notai e della Camera penale, in occasione del seminario organizzato dall’Istituto giuridico sammarinese con l’Ordine sammarinese ed accreditato ai fini della formazione continua degli Ordini professionali sammarinesi e dell’ Ordine italiano Forense.
Dedico questo lavoro al mio maestro Girolamo Tartaglione ed al mio amico Alfredo Paolella, vittime dell’intolleranza, della sopraffazione e della violenza, uccisi dalle brigate rosse il 10 e 11 ottobre 1978….. >>.
b)- l’Italia, l’Europa e il Diritto sammarinese
…….<<Leggiamo insieme il testo di queste autentiche pietre angolari del vostro ordinamento:
L’ordinamento sammarinese riconosce, garantisce ed attua i diritti e le libertà fondamentali enunciate nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Gli accordi internazionali in tema di protezione delle libertà e dei diritti dell’uomo, regolarmente stipulati e resi esecutivi, prevalgono in caso di contrasto sulle norme interne.
Stupefacente! …>>.
c)- Repubblica di San Marino e i diritti fondamentali della persona (caso Enzo Tortora):
“Con queste due disposizioni, quindi, la Repubblica di San Marino riconosce il primato del diritto convenzionale rispetto al diritto interno. Il primato, cioè dei diritti riconosciuti dalla Convenzione quale essi vivono nell’interpretazione datane dalla Corte di Strasburgo.
Incredibile e meraviglioso!
Meraviglioso perché al diritto convenzionale – ai diritti fondamentali della persona – questa Serenissima repubblica riconosce quel primato che a tale diritto in Italia non è riconosciuto.25Incredibile perché in Italia, quel primato negato al diritto convenzionale è, invece riconosciuto al cd. diritto comunitario, cioè quello che oggi è il diritto dell’Unione europea.26In Italia, ciò che viene riconosciuto al diritto dei mercanti viene negato ai diritti dell’uomo.27Non mancano spunti di autocritica relativamente alla magistratura di cui ha fatto parte e fa parte, anche se in pensione, e cioè: “ … Dove eravamo rimasti?
Dove eravamo rimasti?
Questo si chiedeva Enzo Tortora, vittima di quel processo da cui sono scaturite splendide carriere per magistrati rispettosi dei canoni del fair trial”.
d)- Il giudice e la capacità di non violare il diritto fondamentale
<<……. Prioritario, quindi, per la decisione del caso concreto, si colloca il dovere del giudice – il dovere proprio di ogni giudice – di verificare se la particolare situazione di fatto sottoposta al suo esame sia suscettibile di porre in discussione o addirittura di violare il diritto fondamentale, che regola il settore di volta in volta interessato e che quel giudice dovrebbe proteggere…..>>.
e)- L’art. 111 della Costituzione ed il giusto processo
<<………Dal processo come funzione tutelato dall’articolo 111 della Costituzione, al processo come diritto tutelato – per il tramite dei canoni ivi previsti – all’articolo 6 della Convenzione.
Il giusto processo come rispetto della dignità di chi vi è coinvolto: come rispetto della potenziale vittima non del reato, ma del processo.
Il giusto processo come dovere del giudice di rispettare la dignità di tutte le parti coinvolte.
Il giusto processo come diritto di noi tutti e come dovere dello Stato rispetto ai suoi cittadini ed alla comunità internazionale.
Il giusto processo come griglia di credibilità dello Stato, come sintomo di ordinamento legalmente in buona salute.
E lo stato di salute del Paese è affidato al magistrato, che dei diritti umani – si dice a Strasburgo – è il primo tutore.36.
Ma come si fa a non comprendere, che la quasi totalità delle constatazione di violazione della Corte nei confronti dell’Italia – ma chiamiamole pure condanne, perché censure e disapprovazioni sono – è avvenuta proprio per inosservanza di questo obbligo da parte dei giudici?
A partire dalla prima sentenza resa nei confronti dell’ Italia, nel lontano 1980, in quel che viene definito il famoso caso Artico.
Caso talmente famoso da suscitare, nell’indifferenza più totale,37 solo la reazione – e su di una rivista giuridica – di uno studioso con amare considerazioni, sotto il titolo: rossi dalla vergogna, anzi paonazzi.38 Quel caso richiedeva un’azione disciplinare contro un alto magistrato della cassazione, colpevole principale, ma non esclusivo, della violazione.39 Così come richiedeva un’azione disciplinare, nel 1984, la successiva condanna, per il caso Goddi, tipico esempio di macelleria giudiziaria.40E qual è stata la reazione dell’ ordinamento italiano, per le condanne a cascata che, a partire dal 1985 sono intervenute per il giudizio in contumacia?41 E che, ad onta della recente legge, continueranno a pervenire. ……..”
f)- La libertà di espressione e le violazioni del giudice con le sue decisioni
<< …Si tratta generalmente della decisione oggetto del procedimento principale di cognizione.
Ma può anche trattasi dell’oggetto del procedimento incidentale o complementare al procedimento principale.43Ad esempio, in un procedimento principale, civile o penale per diffamazione, il bene che viene in discussione – quello, cioè, che può essere violato dal giudice nazionale con la sua decisione – è la libertà di espressione, 44 tutelata dall’articolo 10 della Convenzione.
E’ ben vero che in quel procedimento la pretesa vittima della diffamazione, invocando la tutela dell’onore o della reputazione, pone, a sua volta, in discussione il rispetto della sua privacy, il diritto al rispetto della vita privata, tutelato dall’articolo 8 della Convenzione.
1-San Marino Diritto PenaleContemporaneo
2-Curriculum vitae _ Vitaliano_Esposito
“L’INFORMATORE” delle Autonomie locali, numero speciale per fissare le regole dei fondi europei anche con i Comuni
luglio 10, 2014 by Nicola Nigro
Filed under Articoli, News
La direzione de “l’informatore” delle Autonomie locale, ha dato vita ad un Numero Speciale della rivista per consentire ai sindaci ed a tutti gli Amministratori locali di farsi meglio un’idea su ciò che la Regione, attraverso l’Assessorato agli Enti locali, sta facendo e realizzando per meglio coinvolgere il territorio.
L’elaborazione in corso può essere così sintetizzata:
“La riorganizzazione del Sistema pubblico regionale”
Il governo efficace dell’Area Metropolitana nel territorio regionale. Politiche coerenti, per il riequilibrio, la sicurezza e lo sviluppo omogeneo della Campania” vedi Allegato 2_ Luglio 2014_programma seminario regionale)
1. La dimensione territoriale e socio-economica adeguata per attuare le politiche integrate di coesione e sviluppo a livello locale.
2. L’organizzazione istituzionale e amministrativa della Governance e del Government a dimensioni adeguate, per l’area Metropolitana e regionale.
3. La programmazione delle risorse per l’effettivo riequilibrio dello sviluppo regionale.
Sono temi sui quali l’Assessorato regionale agli Enti Locali avvia un percorso di ricerca e approfondimento che si concluderà ad ottobre con la presentazione di un report in cui saranno raccolti i contributi di Sindaci, Dirigenti pubblici, parti Economiche e Sociali, mondo accademico e professionale.
In merito “l’Informatore” delle Autonomie Locali, organo delle mondo delle autonomie, ha sintetizzato tutto il percorso in un’intervista all’Assessore Pasquale Sommese in modo che si può meglio “raccogliere” il significato del percorso progettuale.
A contributo di un miglior percorso di elaborazione al direzione si è avvalsa di altri contributi che sicuramente offriranno utili spunti di riflessione per essere attivi e partecipi al percorso di ricerca per la definizione del progetto.
Allegato 1_ 2014_l’informatore n° speciale _ luglio 2014_
in preparazione del convegno di ottobre
Allegato 2_2014_programma seminario regionale
Allegato 3_ 2012_l’informatore speciale Marso 2012
Locandina Convegno 21.luglio 2014: relatori e partecipanti
Cassa Depositi e Prestiti,riferimento certo per Enti locali-PA
aprile 30, 2014 by Nicola Nigro
Filed under Articoli
La Cassa depositi e prestiti ha diffuso il seguente Comunicato stampa:
CDP: presentazione
delle liste di candidati
per il rinnovo
degli organi sociali di Terna Spa
Roma, 30 aprile 2014 – Il Consiglio di amministrazione della Cassa depositi e prestiti Spa (CDP), in vista dell’assemblea di Terna Spa (Terna), convocata per il 27 maggio 2014, ha deliberato di indicare le seguenti liste di candidati:
Consiglio di Amministrazione
1. Catia Bastioli
2. Matteo Del Fante
3. Simona Camerano
4. Carlo Cerami*
5. Fabio Corsico*
6. Stefano Saglia*
(*) Candidato in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del Testo Unico della Finanza e del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate.
Collegio Sindacale
Sindaci effettivi
1. Vincenzo Simone
2. Alessandra Zunino de Pignier
Sindaci supplenti
1. Renata Ricotti
2. Cesare Mantegazza
CDP – che è titolare di n. 599.999.999 azioni ordinarie Terna, pari al 29,851% del capitale sociale – presenterà altresì in assemblea le seguenti proposte di delibera connesse al rinnovo degli organi sociali di Terna:
nominare Catia Bastioli quale Presidente del Consiglio di Amministrazione;
determinare in nove il numero degli amministratori;
fissare la durata in carica degli amministratori in tre esercizi, con scadenza alla data dell’assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2016;
confermare il compenso spettante ai membri del Consiglio di Amministrazione nella misura di euro 50.000 annui lordi per il Presidente del Consiglio di Amministrazione e di euro 35.000 annui lordi per ciascuno degli altri amministratori, oltre al rimborso delle spese sostenute;
confermare la retribuzione spettante ai membri effettivi del Collegio Sindacale nella misura di euro 55.000 annui lordi per il Presidente del Collegio Sindacale e di euro 45.000 annui lordi per gli altri sindaci effettivi, oltre al rimborso delle spese sostenute.
Allegato 1_notizie utili e comunicati
Allegato 2_riferimenti_ stampa
Capaccio Paestum:un distretto sanitario,disastrato?
aprile 10, 2014 by Nicola Nigro
Filed under Articoli
“Vado dai Carabinieri, a denunciare!
In questo Distretto sanitario non funziona nulla!
Sarete denunciati alla Procura della Repubblica!
Il vostro stipendio
lo paghiamo noi
con tasse e ticket!
Siete fortunati perché nessuno
controlla il vostro lavoro!”
Questi sono solo alcune delle reazioni di cittadini-utentiraccolte di fronte agli sportelli o agli uffici sanitari del Distretto 69 di Capaccio Roccadaspide, verso certi sanitari, paramedici o amministrativi che, spesso, non hanno nessuna colpa del disservizio, proprio per la carenza di organizzazione e di governo dei servizi sanitari, in una spendita località come PAESTUM, ed in particolare questi dipendenti devono subire offese ed ingiurie per colpe di altri.Non a caso, qualche giorno fa, anche noi, abbiamo sollevato un problema che riguardava proprio il Distretto Sanitario di Capaccio Roccadaspide (vedi Allegato 1). Pensavamo – sbagliando, evidentemente – che una collocazione così “ disastrosa” dell’ufficio URP fosse stato solo un incidente di percorso. Ma così non è stato, stando almeno alle tante altre denunce fatte. Addirittura, una di queste è stata pubblicata anche su “ la Città” del 9 aprile u.s. Angela Sabetta parla di carenza organizzativa che compromette non solo il servizio ai cittadini, ma anche le casse del presidio sanitario (vedi Allegato 2). A questo punto, si deve constatare che qualcosa non funziona anche nell’organizzazione dell’informazione. Infatti, alcune “normali” iniziative di questi signori vengono esaltate da certi organi di stampa come eventi di grande livello tecnico, ma, a ben guardare, così non è, se si guarda al disastro che regna nei servizi pubblici e, per fortuna, di quello che si legge su taluni giornali.Al punto in cui siamo, occorre un momento di riflessione vero che, per quanto riguarda la sanità, deve partire dal Presidente della Regione Caldoro, dagli inquirenti edalla magistratura che indagano quotidianamente su fatti così delicati che riguardano la salute dei cittadini, arrivando molte volte in ritardo (non solo per incapacità, ma anche per incuria di chi amministra e programma) su fatti gravissimi.Tutto ciò va semplificato con logica e trasparenza, in modo che fatti eclatanti non siano affrontati con colpevole leggerezza. Tutto poi si riducea cause che intasano e paralizzano la giustizia, consentendo al prepotente di turno di farla franca, sfruttando le incongruenze ed i tempi biblici della giustizia. Ormai la intimidazione di lor signori è all’ordine del giorno, ed è per questo che le piccoletestate locali, spesso, essendo sotto il tiro di tante querele, smettono di fare il loro lavoro, per la gioia dei disonesti (la libera stampa che cessa di essere ilcaneda guardia del potere …? Forse, per fortuna non sempre, maquando i contrappesi arrivano in ritardo o non arrivano le istituzioni ed i servizi vengono distrutti per questo occorre prevenire con più giustizia attiva).Ritornando alla lettera indirizzata ai dirigenti del Distretto Sanitario, ad incominciare dal direttore generale Squillante,al responsabile locale, Nicoletti, non è che ci aspettassimo granché, ma almeno un cenno di presa d’atto. Così non è, e così non sarà, perché riscontrare, da parte di un Ente pubblico, una comunicazione sarebbe nella normalità, se normale fosse questo Paese. Ma così non è, rassegniamoci.Speriamo che qualcuno, leggendo queste cose, faccia qualche iniziativa utile a risolvere i problemi. Non dimentichiamoci che parliamo diPAESTUM che è visitata da migliaia di turisti, provenienti da tutto il mondo, scusate se è poco.. La vergogna tocca tutti ed è per questo che ci siamo attivati. Bene ha fatto Angela Sabetta a denunciare. Ma chi di dovere interverrà (il Presidente Caldoro)? Essere protagonista solo attraverso i mass media non serve, quello che serve è risolvere i problemi della gente che, ormai, non ne può più.
Allegato 1_lettera il Sud_Distretto_p
Firenze, convegno Legautonomie: in soccorso degli Enti locali
febbraio 27, 2014 by Nicola Nigro
Filed under Articoli
CONVEGNO NAZIONALE
Bilanci degli Enti locali
per il 2014, patto di stabilità
e le novità sull’imposizione immobiliare
Firenze
venerdì, 7 marzo 2014
“Salone Brunelleschi” Istituto degli Innocenti
Piazza SS. Annunziata 12
Il sistema della finanza territoriale è ormai diventato un patchwork disordinato di norme che contribuiscono ad alimentare la confusione fiscale. Tutti i provvedimenti adottati nel segno dell’emergenza finanziaria sono fuori dalla disciplina dei decreti attuativi della legge sul federalismo fiscale.
Assistiamo a un processo di riaccentramento delle leve di governo della finanza pubblica di segno contrario a quello del federalismo.
Anche le ultime manovre finanziarie costringono sempre di più i comuni nella spirale dell’aumento della pressione fiscale e della sempre più difficile garanzia dei livelli essenziali dei servizi.
C’è la necessità di riannodare i fili di una trama riformista che riconsegni la finanza territoriale ad un quadro organico e stabile di rapporti tra i livelli istituzionali della
Repubblica e consenta ai Comuni di non essere destinatari passivi delle misure di politica economica ma attori responsabili di uno sforzo di risanamento e di fuoriuscita dalla crisi.
Con questa iniziativa Legautonomie intende fare il punto sui nodi principali che sul piano finanziario e fiscale investono il sistema delle autonomie, fornire indicazioni operative e proposte utili per il confronto istituzionale.
- Legautonomie_ convegno Firenze_7_ 03_2014
- Allegato_riforme_dichiarazione di Filippeschi
Allegato_1_scadenze Enti locali
Allegato_2_risorse x Enti locali_dpcm300913
Allegato_3_Tributi comunali_nota
Allegato_4_Decreto – Finanza Locale_bilanci_ 30 aprile
Allegato_5_PATTO SI STABILITA’ INTERNO 2014
Allegato_7_Newsletter _legautonomie_gennaio 2014
Allegato_8_Istat_tema produttivo – 26_nov_2013
La Sanità tra crisi economica e servizi efficienti: quale futuro?
febbraio 26, 2014 by Nicola Nigro
Filed under Articoli
“Sanità senz’anima”
il libro
di Gerardantonio Coppola
Il 14 marzo 2014 alle ore 15.30,
presso l’Ordine dei Medici della Provincia di Salerno
si presenterà il libro di Gerardantonio Coppola, Sanità Senz’anima.
Ne discutono con l’autore
il Dr. Provenza, medico,
la Dott.ssa Grosso, sociologa,
il Dr. Parmentola, psicoterapeuta
e il Prof. Tajana, docente universitario.
A proposito del libro la dott.ssa Grosso, scrive:
L’argomento su cui è imperniato il libro è molto complesso perché i fattori che lo compongono sono molteplici. Ma questo non compromette la lettura che è scorrevole e perfino appassionante. E’ infatti un libro adatto a molteplici lettori e letture. Vi si trovano una varietà di spunti: da quelli filosofici, a quelli normativi, da quelli sociologico – antropologici a quelli organizzativi, a quelli manageriali. In particolare i cultori della materia giuridica troveranno nel libro di Coppola una mappatura completa, anche in sequenza storica e commentata, dell’avvicendarsi delle numerose leggi che hanno prodotto nel tempo l’attuale Sistema Sanitario Nazionale.
Tale processo ha apportato negli ultimi anni modifiche così profonde che hanno man mano cambiato radicalmente il volto della sanità pubblica, fino a stravolgerne il senso, e inaridendone le sue stesse radici con l’effetto, come dice il titolo, di toglierci l’anima.
Causa principe di tale mutamento è l’adozione indiscriminata e predominante nel sistema della prospettiva economica che ha poi generato a cascata altre non meno gravi distorsioni: l’accentramento decisionale, l’invecchiamento degli operatori, la precarizzazione, la mortificazione del merito e della conoscenza, la disumanizzazione delle relazioni. Coppola con una analisi lucida, precisa e circostanziata, con un corredo puntuale di dati, conduce un discorso che risulterà molto utile agli addetti ai lavori, anche come opera di consultazione. Ma “Sanità Senz’anima” è anche una storia. Anzi più storie. Innanzitutto la storia del Sanità Italiana. Quel Servizio Sanitario che, come precisa l’autore, l’Organizzazione Mondiale della Sanità fino al 2000 classificava al secondo posto nel mondo.
E ci sono altre storie, anche affascinanti, come quella della mitica Fabbrica – Comunità di Adriano Olivetti. Esempio anomalo, e fin’ora ineguagliato, di azienda sana e attenta non solo al profitto ma anche all’innovazione e ai valori umani. Esempio citato a dimostrazione del fatto che “azienda” non implica inevitabilmente una prospettiva economica brutale e incompatibile con una prospettiva anche etica.
Ed poi ancora altre storie: si intuisce, senza celarsi, l’autobiografia dell’autore che questa storia e queste storie ha vissuto e vive.
Esperienze e fatti che conosce bene e di cui traccia pregi e difetti. E inoltre, senza reticenze, emergono altre storie: quelle di chi ha avuto, ed ha, le responsabilità maggiori dell’involuzione e del declino del nostro Servizio Sanitario Nazionale.
La giornata di studio del 14 marzo vuole essere una riflessione a più voci, un’occasione per un’analisi dei mali ma anche un tentativo di individuare con fiducia un cammino di ripresa, di riparazione, un luogo per elaborare proposte, idee su cui tutti, addetti ai lavori e non, dovranno sentirsi impegnati perché questa Sanità ritrovi la sua anima perduta, che è anche la nostra.
Franca Grosso
Sociologa
Docente professioni sanitarie
Facoltà di Medicina e Chirurgia,
Università degli Studi di Salerno
La sanità che diventa solo un business è anche disumana e selvaggia
febbraio 20, 2014 by Nicola Nigro
Filed under Articoli
“Giornata di studio” sul tema proposto dal libro di
Gerardantonio Coppola
Sanità senz’anima
Venerdì 14 marzo 2014 alle ore 15.30,
presso l’Ordine dei medici di Salerno –
Sala conferenze, Via SS. Martiri Salernitani,31
Giornata organizzata con il contributo della
dottoressa Franca Grosso
(sociologa e Dirigente Responsabile S.S. “Qualità Assistenziale, Formazione, Relazione con l’Utenza per la Promozione della salute” ambito Distretto 66, Salerno, e P.O. da Procida, ex A.S.L. Salerno 2).
In effetti – evidenza la dottoressa Franca Grosso – si tratta di confrontarsi e discutere con chiarezza di cosa è stato, in questi anni, il mondo sanitario e di individuare le giuste soluzioni per restituire dignità e valore alle persone in una sanità che sta morendo di economia, ma anche di disorganizzazione e di malaffare.
Così come viene sottolineato testualmente nella brochure:
“A 35 anni dall’avvio del Servizio Sanitario Nazionale cosa ne è della Sanità? Cosa ne è di quel Servizio che l’OMS fino al 2000 classificava al secondo posto nel mondo? Quali sono le sue patologie? Sono queste le domande che il convegno, a partire dal libro di Gerardantonio Coppola, vuole analizzare”.
Come è stato detto, in più occasioni, il libro Gerardantonio Coppola – Sanità senz’anima – è utile non solo perché consente di conoscere ed avere coscienza dei difetti del sistema sanitario italiano, ma di mettere in luce fatti e misfatti che per gli addetti ai lavori e non può essere considerato un testo universitario per gli studenti di Medicina o di Economia ed anche del Management sanitari che, spesso, incappano in palesi contraddizioni….
Il libro di Coppola, inoltre, mette a fuoco una realtà conosciuta e vissuta dall’autore ed in esso vengono trattati argomenti, come la comunicazione ed il potere, il “capitale umano” e quello finanziario le eccellenze ed il “degrado” professionale ed umano per le varie negligenze che, talvolta, costa la vita al malato-utente.
Donatella de Roberto
Sociologa e Dirigente Comunicazione/Urp
Distretto Sanitario Capaccio Roccadaspide
Allegato 1 _bozza flyer_sanit_senzanima (1)
Allegato 2 _ Rassegna stampa_sanità senz’anima
Allegato 3 _ Dott.ssa Franca Grosso
Il giudice Elisabetta Palumbo, analizza la mediazione obbligatoria
gennaio 29, 2014 by Nicola Nigro
Filed under Articoli
LA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA,
PRIMA E DOPO IL DECRETO DEL FARE
di Elisabetta Palumbo*
La rivincita della mediazione obbligatoria è avvenuta con la definitiva conversione in legge del c. decreto del fare ( D.L. n. 69/2013 convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013 n. 98) che ha fatto rivivere l’obbligo di far precedere la trattazione in giudizio di gran parte della controversie civili dal tentativo obbligatorio di conciliazione a pena di improcedibilità del relativo giudizio.
Con il decreto legislativo n. 28 del 2010, il Governo aveva dato attuazione alla legge delega n. 69 del 2009 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali con il dichiarato intento, sempre nell’ottica della direttiva comunitaria, di ridurre il peso del contenzioso dei tribunali civili ordinari e quindi di accorciare i tempi di definizione dei procedimenti.
La Corte Costituzionale cui era stata sollevata la questione dal TAR Lazio, con sentenza n.272 del 2012 aveva dichiarato illegittimo per eccesso di delega il D.Lgs. n. 28/ 2010 per essersi cioè il governo spinto oltre i limiti previsti dalla legge delega che non prevedeva l’obbligatorietà del tentativo di conciliazione. ( Segue ALLEGATO 1 – la nuova MEDIAZIONE con il decreto del fare).
ALLEGATO 1 – la nuova MEDIAZIONE con il decreto del fare
spending review: taglio degli sprechi nella Pubblica Amministrazione
ottobre 14, 2013 by Nicola Nigro
Filed under Articoli
Spending review :“spendererecensione”,
mentre solo “ spending” spesa, “review” rivedere
Molti nostri lettori continuano a chiederci sulla spending review.
Ebbene il Governo italiano, attraverso la sua newsletter, ha segnalato che tra i suoi gli ultimo provvedimenti vanno ricordati:
· Le misure per contenere il deficit
· Come funzionerà la spending review
· Approvata la legge “Valore Cultura”
Proprio da questa informativa dell’esecutivo, abbiamo recuperato materiale utile a capire meglio ed avere qualche notizia in più sulla spending review (vedi allegati).
Significato
Spending review
E’ un termine inglese composto da due parole combinate dal significato: “spendererecensione”, mentre solo “ spending”: spesa, “review”: rivedere, comunque su quello che riguarda gli intenti del Governo, rimandiamo agli Allegati 1, 2, 3 e 4.
Cosa potrebbe significare praticamente Spending review
In passato, utilizzando un’interrogazione del Consigliere regionale della Campania Dario Barbirotti, abbiamo cercato di mettere a fuoco ciò che veniva denunciato, ma con scarso risultato perché non c’era (e non c’è stata) nessuna conseguenza su ciò che di negativo veniva segnalato.
Adesso con la presenza di un Commissario nella persona del dott. Carlo Cottarelli, potrebbe esserci un chiarimento ( almeno si spera) su quello che un rappresentante istituzionale come Barbirotti denuncia.
A tal proposito segnaliamo i link che si riferiscono al Consorzio di Bonifica di Paestum.
Il Consorzio di Bonifica di Paestum la eventuale Spending review.
Per saperne di più,
vedi: LINK:
La Regione Campania “Schiaffeggiata” dal Consorzio di Bonifica di Paestum/
Oppure l’intervento sul bilancio del generale Giuseppe Troncone,
vedi LINK:
Consorzio di Bonifica di Paestum: un Ente che fa molto discutere sempre/
Allegato_1_Pres. del Cons._4 Ottobre 2013;
Allegato_2_spending review;
Allegato_3_Carlo Cottarelli;
Allegato_4_LEGGE 9 agosto 2013
Mariano Ciarletta, uno scrittore giovane che ha un indiscusso talento
ottobre 12, 2013 by Nicola Nigro
Filed under Articoli
Nella foto, il giovanissimo scrittore Mariano Ciarletta, in alto a sinistra.
“RAMI NEL BUIO”
L’ ESORCISMO DI AMANZIO EVENSHIRE
È il libro scritto da Mariano Ciarletta.
Uno scrittore giovanissimo che sin dalle sue prime battute ha dimostrato talento da vendere. Ad affermarlo sono in molti che si occupano da sempre di scrittori e libri.
Qualcuno evidenzia che sono in tanti i potenziali talenti che si incagliano nelle sabbie mobili di una vecchia tradizione con metodi che tarda a morire, soprattutto nell’editoria, e non si appresta a puntare sugli aspetti meramente meritocratici.
Rimandiamo alla fine della presente riflessione qualche cenno biografico di Mariano Ciarletta, adesso vogliamo fare qualche considerazione su ciò che più ci ha colpito del giovanissimo scrittore: talento e umiltà.
Le capacità del giovane Ciarletta sono legata anche al modo di porsi sulle questioni, soprattutto culturali e nella voglia e volontà di comunicare con gli altri. Con la pubblicazione di “Rami nel Buio” Mariano, pensiamo che ha superato il primo ostacolo e l’incertezza, del limbo nebuloso in cui galleggiano i dubbi a vari livelli. Chiunque si cimenta per la prima volta, soprattutto quando si è giovani, in qualcosa si chiede: sto perdendo il mio tempo? Non sarebbe, forse, meglio andare al cinema, in discoteca o al parco con gli amici?
Tutto ciò per certi versi è quello che avviene, quindi, per taluni giovani, ma per Mariano Ciarletta, non è stato cosi, perché lui vuole, innanzitutto, essere un buono scrittore una persona che non si arrende, ma soprattutto non vuole sentirsi colpevole nei propri confronti.
Mariano Ciarletta, per quanto noi lo conosciamo, è un giovane con i piedi per terra e tiene sempre ben presente che il “Talento si nutre di talento” come l’arte si nutre d’arte.
Quando si ha l’occasione di parla con lui in primis evidenzia che per chi vuole scrivere deve innanzitutto leggere buoni libri e guardare buoni film.
E’ anche importante per giovane Mariano che nessuno si deve lasciare andare alle “storture” di oggi, perché il cervello non deve nutrirsi di “cibo spazzatura”.
Quando si scrive, quello che è importante per Ciarletta è che bisogna creare personaggi credibili, viverli da dentro in modo onesto e obiettivo, senza, poi, volerli giudicare.
E’ indispensabile avere la capacità di entrare in vite che non abbiamo mai vissuto, ma questa è la vera grande magia che opera in uno scrittore.
La cosa più esaltante in questo giovanissimo scrittore che non ha voluto lasciare i suoi sogni di scrittore chiusi nel cassetto. E lo spirito del mettersi gioco ha voluto essere proprio questo: la possibilità di mettersi concretamente in gioco. Ne potrebbe uscire, da questa iniziativa, una splendida occasione della vita. Per quanto ci riguarda abbiamo voluto dare un segnale forte alla prima edizione, perché, secondo noi, è un’iniziativa nella quale il lettore giovane o meno giovane può facilmente ritrovarsi per il messaggio positivo che trasmette.
Il vero lettore di libri deve dare un’opportunità a giovani scrittori, come Mariano Ciarletta in modo che case editrici importanti, poi, daranno fiducia puntando non solo sulla persona, ma soprattutto sulle capacità. I mass media devono aprire una finestra su questo giovane talento così come abbiamo fatto noi de “l’informatore” delle Autonomie locali.
In Italia, da tempo, manca quella cultura della competizione, senza la quale la meritocrazia non nasce. La competizione non può nascere in un Paese dove non si rispettano le regole e chi compete in maniera sleale può sopravvivere e fare concorrenza sleale a chi le regole le rispetta. Nel caso del giovane Mariano Ciarletta non solo si mette in discussione, ma sulle proprie spalle si carica quello che un giorno il suo talento le restituirà.
Ritornando al libro “Rami nel Buio”, va sottolineato che il suo filo conduttore è davvero suggestivo perché va a toccare l’inconscio del lettore.
Infatti, il tema della possessione demoniaca, ormai da molti anni, incuriosisce sempre più il pubblico mondiale. Basti pensare alle numerose pellicole prodotte negli ultimi decenni, proposte nelle grandi sale cinematografiche ( L’ esorcista di Blatty, The exorcism of Emily Rose, Il rito ) che hanno spopolato con milioni di incassi lasciando con il fiato sospeso sia la fascia dei giovani incuriositi di tale genere, sia quella degli adulti. Il grande cult degli anni 73 “ THE EXORCIST “ di William Blatty, per la crudezza delle immagini e per il contenuto,non solo acquistò la fama di film “ maledetto “ ma causò numerosi incidenti misteriosi sia sul set durante la registrazione delle scene sia agli stessi attori mantenendo dunque vivo il dibattito su cui ancora oggi si scontrano le potenze della scienza e della Teologia: “ il male esiste davvero ? Ma soprattutto : esiste una entità malefica in grado di entrare in stretto contatto con l’ uomo? “
Nel campo della scrittura, sul medesimo tema, invece, si distinguono numerose opere critiche pubblicate da personaggi rinomati, quali: Padre Gabriel Amorth, Matteo la Grua che danno manforte alla tesi sulla vera esistenza del male e sulla capacità dei demoni di entrare nel corpo e nelle vite degli uomini condizionandole.
Se è vero che sono quasi sempre gli anziani sacerdoti a prendere in mano le redini di un tema tanto delicato che in alcuni paesi, ancora oggi, è considerato un argomento scomodo sui cui è meglio tacere, è anche vero che esiste “ l’ eccezione che conferma la regola “ :
Riflessione sull’autore e sul libro
Mariano Ciarletta, un giovane studente Salernitano recentemente ha pubblicato un romanzo su tale argomento, rivoluzionando per certi aspetti le tematiche proposte dai giovani scrittori esordienti, affezionati, come ben si sa, a temi come la fantascienza e la storia. Il romanzo di Ciarletta : “ RAMI NEL BUIO, L’ ESORCISMO DI AMANZIO EVENSHIRE “ propone la storia di un ragazzo Americano trascurato dal padre, orfano di madre ,posseduto da tre entità malefiche legate da un’ antica maledizione alla stessa casa in cui Amanzio si troverà a vivere. Il ragazzo entrato in contatto con i tre demoni manifesterà da subito i sintomi di una metamorfosi violenta nei confronti dei suoi migliori amici che in una vera e propria lotta contro il tempo e con l’ ausilio di un anziano sacerdote, cercheranno di salvare l’ anima del loro amico.
L’ esorcismo di Amanzio Evenshire dunque non è il classico romanzo horror avente come scopo terrorizzare il pubblico dei lettori e gli amanti di tale genere. L’ horror costituisce solo la cornice di un ‘ intera struttura che vede una perfetta fusione di temi qual: l’ amore, l’amicizia ed infine la fede. Una fede non scontata ma velata di dubbi ed incertezze che si manifesta nei vari personaggi del racconto, questa non viene presentata nel romanzo come materia già conquistata ma come un “ cammino” che i vari personaggi compiono per riceverla come dono Divino.
L’ Esorcismo di Amanzio Evenshire è dunque il lavoro di un giovane scrittore esordiente che appassionato di tale tema vuole riproporre le sue considerazioni le sue ricerche e i suoi studi per un tema tanto delicato quanto reale: “ l’ esistenza del male”.
Qui di seguito pubblichiamo il capitolo 2 (Allegato 1), per dare un’assaggio della bravura di Mariano Ciarletta, comunque volendo si può anche andare sul sito:
e legge le modalità per averlo o trovarlo.
Allegato_1_Capitopo 2 _ Giro giro tondo