Depressione e problemi psicologici, che fare?

febbraio 9, 2013 by  
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La psicologia in soccorso dei …

Sono in molti i nostri lettori che ci chiedono un buon psicologo, ma come possiamo noi comuni mortali dare un input su questo o quel professionista.
Oltretutto la psicologia è una disciplina composita, i cui metodi di ricerca vanno da quelli strettamente sperimentali (di laboratorio o sul campo) a quelli più etnograficamente orientati, quindi, si tratta di un lavoro molto, ma molto delicato.
Comunque va detto che la professionalità terapeutica e riabilitativa si realizza in anni ed anni di impegni, anche in base alla lunga esperienza che si maturata, tramite seminari e corsi di aggiornamento continui,  dello studio e delle terapie caso per caso.
Proprio in questi giorni abbiamo avuto uno scambio di idee in merito e stiamo anche ragionando sulla possibilità di dar vita ad una rubrica ad hoc, con la dottoressa Valeria Randone  (  www.valeriarandone.it   ) .
Tale rubrica dovrebbe occuparsi proprio di psicologia che resta una tra le scienze più complessa, ma anche più affascinante perché, come si sa, studia il comportamento degli individui ed i suoi complessi  processi mentali e che toccano le parti interiore dell’essere umano e che rappresenta il substrato mentale superiore (conscio) e quello che non è soggetto al controllo della ragione e della volontà ( inconscio).
Insomma tutto ciò, così come ci spiegano gli esperti, può essere un viaggio che ognuno di noi può compiere all’interno della propria psiche, o anima come la chiamava Freud.

www.valeriarandone.it 

Un riconoscimento mondiale al matematico Di Nola

febbraio 8, 2013 by  
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 Il prestigioso premio della Ifs
(International Fuzzy Systems Association),
assegnato al prof. Antonio Di Nola,
ordinario di Logica Matematica alla facoltà di Scienze,
dell’Università di Salerno

L’Università di Salerno in pochi anni non solo è cresciuta sul piano delle strutture, vedi non ultima l’autonomia ospedaliera della Facoltà di medicina, ma soprattutto sul piano professionale.
Sono in molti i docenti che rivevono riconoscimenti per le “eccellenze scientifiche e culturali”  in tutte le parti del mondo.
Non ultimo l’importante riconoscimento al prof. Antonio Di Nola, con il premio della Ifs (International Fuzzy Systems Association).
Ovviamente per un docente essere insignito della “research fellowship”  è un fatto di straordinaria importanza, perché parliamo di struttura organizzativa mondiale che da tempo si occupa dello sviluppo, del supporto e della promozione delle tematiche di studio relative alla teoria fuzzy e alle sue applicazioni.
Insomma si tratta di un impegno costante nel settore dei sistemi di supporto decisionale per la gestione e l’amministrazione delle organizzazioni sociali e in quello dei sistemi elettro-meccanici per le industrie manifatturiere. Oltretutto per le attività produttive significa anche decidere quali mosse strategiche utilizzare nelle industrie, quindi, far ricorso alla matematica diventa giorno dopo giorno una eccellente risorsa per rilanciare lo sviluppo possibile.
Per l’Università di Salerno il fatto che un suo docente nella persona del prof. Antonio Di Nola, ordinario di Logica Matematica alla facoltà di Scienze sia considerato tra i più bravi al mondo, in questo settore (il riconoscimento è stato assegnato ad appena otto esperti nel mondo ed unico italiano) è davvero di straordinaria importanza, non solo per l’Ateneo ed il suo futuro, ma  anche per il territorio.

Allegato_1_Prof. Di Nola Università Salerno

Allegato_2_intervista Di Nola

Allegato_ 3_Antonio Di Nola

 

 

Controlli sulle Regioni ed Autonomie locali, se ne parla a Matera

febbraio 1, 2013 by  
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Matera 4 febbraio 2013 ore 9,00, presso la Provincia

Giornata di studio

“Il nuovo regime dei controlli nelle Regioni  

e negli Enti locali dopo la legge 213/2012”

 

Dopo i saluti del prefetto Pizzi e la relazione introduttiva del dirigente dell’Ufficio Autonomie Locali Pasquale Monea, sono previsti gli interventi di Giuseppe S. Larosa, presidente della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, Stefano Pozzoli, professore dell’Università di Napoli – “Parthenope”, Gianni Trovati, giornalista del “Sole 24 Ore”, di Daniele Morgante e Giuseppe Teti, magistrati della Corte dei conti. Concluderà Angelo Pietro Paolo Nardozza, dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta regionale.
Quella del 4 febbraio è la prima delle consuete giornate formative che caratterizzano l’attività dell’Ufficio in favore degli Enti Locali della Basilicata (Vedi Allegato 1).

Allegato 1_DOCUMENT_FILE

Allegato 2_ Convegno a Matera

27 gennaio: per non dimenticare

gennaio 28, 2013 by  
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Celebrare il giorno della memoria.

di Tiziana Mazzaglia

Giorno della memoria, 27 gennaio. Ricorrente ogni anno, occasione in cui riflettere e custodire il ricordo della nostra storia. Comprendere il significato di termini come, antisemitismo, pregiudizio, discriminazione, olocausto, riflettere sui limiti della follia umana!
La narrativa e il cinema offrono una ricca bibliografia di titoli. Dai più letti come il “Diario” di Anna Franca e i testi di Primo Levi, “L’amico ritrovato” di Uhlman, il romanzo, “Un sacchetto di biglie” di J. Joffo. Quest’ ultimo è stato scritto dall’autore in tarda età, ricordando il passato e immergendosi nei ricordi, ancora vivi, con la semplicità del ragazzino che era quando li aveva vissuti. Un testo scritto da un vecchio bambino di dieci anni. I ricordi dei giochi con gli amici nelle strade del paesino, luoghi che aveva visto cospargersi di morte. Il negozio del padre, teatro di momenti tragici e dove, poco per volta aveva compreso il sui destino, che era ormai il destino dell’umanità del suo tempo. (Segue Allegato)

Allegato_27gennaiomemoria

Editto di Costantino o ancora Editto di Milano

gennaio 23, 2013 by  
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313 d.C. ANNO DI TOLLERANZA.

2013 ANNO DI PACE!

di Tiziana Mazzaglia

Nel 313 d.C. a Milano, l’imperatore Costantino proclamava l’Editto di tolleranza o Rescritto di tolleranza verso qualsiasi fede, detto poi anche Editto di Costantino o ancora Editto di Milano. Un anniversario importante da celebrare nel rispetto verso tutte le religioni, dopo così tanti secoli sembra assurdo parlare ancora di intolleranza, di caste e di persecuzioni, seppur non esplicite, implicite. (Segue_ vedi Allegato_1)

Allegato_1_costantino

L’Europa, il Potere locale e l’autonomia possibile

gennaio 22, 2013 by  
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Missione di monitoraggio in Italia del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa per verificare il rispetto da parte italiana dei principi della Carta Europea delle Autonomie locali.

di Nicola Assini, Massimo Balducci

Dal 2 novembre è in corso una missione in Italia di monitoraggio da parte del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa per verificare il rispetto da parte italiana dei principi della Carta Europea delle Autonomie locali. Il team di monitoraggio è formato da Knud Andersen (Paesi Bassi), Marina Bespalova (Federazione Russa) e Christopher Himsworth, costituzionalista scozzese.

La Carta Europea dell’Autonomia Locale è stata ratificata dall’ Italia con la legge 439 del 31 dicembre 1989, pubblicata nella GURI del 22 febbraio del 1990 ed entrata in vigore nel marzo del 1990. La ratifica della Carta Europea dell’Autonomia Locale ha dato il via  alla stagione delle riforme degli anni 90, a partire dalla L. 142/90, legge che è stata approvata per garantire la conformità della legislazione italiana con gli standard della carta. (Segue – Allegato 1 ).
Allegato _1_Articolo Balducci_Assini 

Allegato_2_balducci_Curriculum

Allegato_3_intervista Pittella_Europa

 

Il prof. Giovanni Cordini sul dopo “Rio + 20″, nella sua qualità di delegato dell’ICEF

gennaio 12, 2013 by  
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Rio de Janeiro ha ospitato ancora una volta, a distanza di 20 anni,

la Conferenza sullo sviluppo sostenibile organizzata dalle Nazioni Unite.

Un incontro che ha coinvolto la comunità internazionale per valutare quali questioni ambientali si sono effettivamente realizzate rispetto al lontano 1992, dove per la prima volta sorse la consapevolezza che qualcosa va cambiata e che prioritariamente l’agenda dell’ONU deve acquisire per lo sviluppo sostenibile dell’ambiente e quindi, delle generazioni future.
In merito non va dimenticato che il bilancio di emissioni di anidride carbonica (Co2)  nel 2011 si è chiuso con un aumento del 3,2%, contando una produzione record di combustione fossile di circa 31,6 miliardi di tonnellate, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia.
Il prof. Giovanni Cordini*, ha partecipato come delegato dell’ICEF (International Court of the Environment Foundation) e nell’occasione ha elaborato per la nostra rivista un articolo sulla sua magnifica esperienza. (Allegato _1_ARTICOLO RIO+20).
Esso è molto interessante perché si sofferma proprio sulle conferenze mondiali dell’ONU effettuando alcune considerazioni critiche circa i risultati degli ultimi vertici mondiali.
A tal proposito va ricordato che per superare questo stato di paralisi il WWF  in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, e qualche giorno prima dell’inizio della Conferenza Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile “Rio+20″, lanciò la campagna “RiutilizziAMO l’Italia” per innescare un movimento culturale e sociale in grado di avviare  il più grande progetto di recupero e riqualificazione del territorio italiano.
In merito l’organizzazione si è rivolta direttamente ai cittadini chiedendo di interagire direttamente “segnalando on line le aree dismesse o degradate e proponendo come riconvertirle”, in una sorta di “riuso ambientale e sociale” che permetterebbe di evitare un ulteriore consumo di suolo (in Italia negli ultimi 50 anni, da stime fatte, sono stati persi  33 ettari al giorno di territorio naturale),  di perdita di biodiversità, di risorse naturali, di spazi per la collettività e l’economia locale.
Va anche detto che sono in molti a chiedersi c’è ancora speranza che qualcosa di buono e concreto si faccia? Bisogna, sperare sempre perché come si sa l’ultima a morire è la speranza. Al punto in cui siamo, secondo queste realtà e secondo molti dei presenti alla conferenza hanno esplicitato il proprio pensiero, come il prof. Giovanni Cordini ed hanno evidenziato che sulle ceneri di un meeting di 3 giorni è ancora possibile costruire un futuro diverso e di collaborazione se davvero si prende coscienza della realtà. Come è noto, ormai, a tutti il quadro politico è impantanato nella crisi economica” e nelle questioni diplomatiche tra “paesi industrializzati e in via di sviluppo” ancora, allo stato ancora, forse, è possibile togliere importanza ai politici ed ai burocrati, e far partire davvero il cambiamento dal basso.
Un risultato di Rio+20 lo ha ottenuto e cioè ha unito puntini sparpagliati in tutto il mondo, una “Rete” che vent’anni fa non esisteva e che una volta presa consapevolezza può essere in grado di dettare un’agenda migliore anche dopo Rio. L’unico problema è il tempo: la conferenza è finita ma le lancette dell’orologio continua a girare inesorabilmente indipendentemente dalla volontà e dalle speranze degli uomini. Un orologio il cui ticchettio fa impazzire ed accentua l’ansia e la disperazione a chiunque ha lo stomaco vuoto.
Allegato _1_ARTICOLO “RIO+20″, prof. Giovanni Cordini

*Prof. Giovanni Cordini
Ordinario di Diritto Pubblico Comparato e di Diritto dell’Ambiente.
Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali; Direttore della Scuola di Dottorato in Scienze Sociali, Università di Pavia.
Consigliere Scientifico della Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Milano e dell’ICEF (International Court of the Environment Foundation), Roma Università di Pavia – Strada Nuova, 65 – 27100 PAVIA – I Tel. 0382-33955 Fax 0382-984435
Email: giovanni.cordini@unipv.it

 

 

Quando la poesia tocca il cuore

gennaio 10, 2013 by  
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E’ stato pubblicato il libro di poesie

“Petali di parole” di Tiziana Mazzaglia

 

Il libro di poesie di  Tiziana, edito da UniversItalia, è diverso da tanti altri perché in esso il lettore coglie (anche se solo con la fantasia) quella dolcezza percepibile da una carezza diretta di una mano che ti sfiora la guancia e che, comunque, ti costringe a pensare anche a distanza
Il libro di poesie di  Tiziana, edito da UniversItalia, è diverso da tanti altri perché in esso il lettore coglie (anche se solo con la fantasia) quella dolcezza percepibile da una carezza diretta di una mano che ti sfiora la guancia e che, comunque, ti costringe a pensare anche a distanza.
Per questo Tiziana oltre ad essere una brava insegnate e scrittrice, con questa libro ha dimostrato di essere anche un poeta sensibile con capacità di stimolare i sentimenti più profondi, proprio attraverso il suo nuovo modo di comunicare.
Come si sa la poesia è nata prima della scrittura: le prime forme di poesia erano orali, come l’antichissimo canto dei contadini e i racconti dei cantastorie. Nei paesi anglosassoni la trasmissione orale della poesia, era molto forte e lo è ancora tutt’oggi.
In Italia, la parola poesia indica una forma letteraria con regole precise che riguardano la rima, la struttura del verso e dell’intero componimento e Tiziana Mazzaglia ha rispettato concretamente queste indicazioni nel suo libro “Petali di parole”.
Va aggiunto altresì che la poesia è l’arte di usare, per trasmettere un messaggio, il significato semantico delle parole insieme al suono e il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia di Tiziana ha, quindi, in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere concetti e stati d’animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa. Siccome la lingua nella poesia ha una doppia funzione di vettore sia di significato sia di suono, di contenuto sia informativo sia emotivo, la sintassi e l’ortografia non devono subire variazione (le cosiddette licenze poetiche) perché l’impegno quotidiano di Tiziana, soprattutto come insegnante, ha fatto si che tutto venisse curato nei minimi particolari ( per saperne di più: allegato 1 – recensione – Allegato 2).

Allegato 1 _ recensione


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Scuola: è tutto un quiz, dalle professionalità di eccellenza agli “asini” con patente

dicembre 28, 2012 by  
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Il palio della Scuola

 di Tiziana Mazzaglia

Udite! Udite! Ecco si aprono le gare! Nel Medioevo il premio sarebbe stato una bella e nobile fanciulla, nei nostri giorni, invece, si tratta di un posto di lavoro. Mah, “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”? Forse qualche articolo andrebbe aggiornato! Il lavoro oggi è un premio bandito all’asta. In questi giorni le popolazioni di tutta Italia si sono mosse per partecipare ad un concorso, non importa per cosa sia, molti non lo sanno nemmeno! «Si può avere un lavoro, bene, mi presento! Dopo cosa insegnerò? Si vedrà ». Concorrenti che gareggiano beffeggiando chi è docente precario da anni e in questo concorso potrebbe vedere realizzare una carriera che ha scelto, ha bramato, ha costruito mattone su mattone, ma forse ormai non ha più l’entusiasmo, perché la dura vita lo ha messo troppo alla prova, molti si sentono addirittura umiliati di partecipare all’ennesimo concorso e rinunciano. Seppur abilitati, gli viene chiesto, ancora una volta, di partecipare insieme a chi ha solo una laurea. Quiz di logica, come se, chi ha una laurea di logica non ne avesse mai avuta! Quiz su quiz, come in televisione! Perché ormai i mass media hanno influenzato il nostro stile di vita, ma anche, perché sarcasticamente rende più l’idea di sfida. Eppure, chi è di ruolo da anni, non è entrato con questa prassi! Bastava avere 365 giorni di servizio e si aprivano le porte! Perché loro hanno avuto una vita facile? Perché loro hanno avuto quello che la Comunità Europea sancisce? Oggi non vi sono giustizie. Anche se sei abilitato con il concorso del 2000 e non sei entrato di ruolo, non per colpa tua, ma a causa dei tagli, sei rigettato indietro nella mischia di chi ha solo una laurea. Quarantenni, Cinquantenni che hanno insegnato per circa vent’anni gareggiano con chi ne ha venti e non ha mai messo piede in un’aula e non solo! Con chi magari ha cinquant’anni e si è fatto mantenere una vita dal marito e ora che i figli sono grandi vuole andare a lavorare, per realizzarsi! (Segue: allegato 1)

Allegato_1_Il palio della Scuola

La cultura è il vero ” volano ” di un popolo

dicembre 10, 2012 by  
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Perché visitare un museo?

Un percorso dentro uno scrigno di risorse.

di Tiziana Mazzaglia

«Il museo è uno dei luoghi che danno
 lidea più elevata delluomo».
André Malraux, La psicologia dellarte, 1947/1949.

Perché visitare un Museo? Spesso la proposta di una visita ad una mostra d’arte suscita imbarazzo, polemiche e addirittura rifiuto. Il problema principale è l’informazione, sapere cos’è nel concreto, quali sono le sue funzioni, gli obiettivi, i suoi percorsi, la sua storia e la sua vocazione.
     All’interno di un Museo vi sono discipline come: museografia, museologia, museotecnica. Queste convergono tra di loro per dar vita a quello che comunemente chiamiamo “Museo”, cioè, un luogo in cui secondo una tecnica ben precisa vengono conservati, per essere esposti, beni di prestigio sia storico che artistico, al fine di soddisfare una funzione socio-educativa.
     Il Museo viene definito all’articolo 2 dello Statuto dell’International Council of Museums: « unistituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali delluomo e del suo ambiente, le acquisisce. le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto». ( Segue allegato 1).

Allegato 1_”Perchè visitare un museo”

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